Perché le sedie con le rotelle servono anche agli insegnanti?
Se cambiano i banchi cambia la scuola!
Non è una battuta di poco valore e ti spiego perché.
La scuola riapre e deve riaprire per il bene dei ragazzi e delle famiglie che hanno bisogno di tornare alla vita.
Sarà una ripartenza in salita con molti vuoti da colmare.
L’emergenza COVID-19 ha fatto vivere ai ragazzi una esperienza unica dando loro la possibilità di riflettere sul valore della scuola, dell’apprendimento e della condivisione. Tutte cose positive.
Preoccupante è invece il pensiero che gli studenti esplicitano, purtroppo spesso supportato dai genitori:
Quest’anno ci è andata bene! Siamo stati tutti promossi a giugno!
Non è rassicurante il “tutti promossi” e men che meno il non essere riusciti a portare gli studenti a raggiungere il livello minimo di apprendimento richiesto per ciascun anno scolastico.
Quindi dal punto di vista scolastico non va per niente bene.
La riapertura NON è garanzia di ritorno immediato alla routine scolastica che conoscevamo.
Lo sforzo che devono fare gli insegnanti, i dirigenti e tutti coloro che collaborano dentro e fuori la scuola è enorme: si deve garantire la salute di tutti con l’utilizzo dei dispositivi previsti e delle misure di distanziamento necessarie e si deve anche garantire un ripristino di un livello di apprendimento che sia accettabile.
Ci dovremo tutti impegnare per limitare le difficoltà inevitabili che ci saranno nella metodologia, nel dover recuperare programma, nel dover portare gli studenti a un buon livello di conoscenze.
Se tutto va come previsto si torna sui banchi di scuola il 14 settembre
Ma quali banchi?
Da quando la ministra Lucia Azzolina ha espresso la volontà di servire la scuola con sedie con le rotelle non si è pensato altro all’uso che i ragazzi ne possono fare. Pensando quindi a classi con sedie vaganti e con studenti distratti.
In un recente articolo si parla di Seduta su ruote con tavolo da lavoro
Dinamica e versatile, crea spazi educativi coinvolgenti e in continua evoluzione. Adattabile, flessibile e mirata al comfort degli studenti, è la soluzione ideale per trasformare con facilità gli ambienti educativi.
Grazie alle robuste ruote può essere spostata ovunque e può essere adattata a qualunque configurazione all’interno della classe (dal lavoro individuale a quello di gruppo) e ad ogni studente, grazie alla possibilità di spostare il piano di lavoro sia sulla sinistra che sulla destra della seduta.
Struttura aperta, non costrittiva, dotata di maniglia che permette di spostare la sedia con facilità. E’ la sedia più flessibile ideata per i contesti educativi.
Manca una didattica con le rotelle!
Ecco perchè non bastano le sedie con le rotelle.
Manca una didattica pensata e strutturata per poter usare al meglio nuove configurazioni spaziali.
Se gli insegnanti non conoscono il senso che può avere una classe con sedie con le rotelle non possiamo andare da nessuna parte.
Se ne parla da molto tempo di nuove articolazioni spaziali per permettere metodi di insegnamento e di apprendimento differenti.
Il prof. Gianni Ferrarese descrive così la funzionalità dei nuovi spazi
In queste nuove articolazioni lo spazio scolastico deve poter essere modificato rapidamente e funzionalmente per essere proposto in vari modi. Per questo motivo gli arredi devono essere ergonomici permettendo la massima libertà di movimento. La massima quantità di configurazioni spaziali possibili sono in funzione della facilità di movimento e di trasportabilità di sedie, banchi, armadiature e contenitori. In questo contesto, la flessibilità compositiva permette di poter scegliere e prediligere lo scenario d’arredamento più adeguato all’attività in programma.
Studi e ricerche hanno evidenziato come l’apprendimento sia influenzato dalle modalità comunicative e dagli spazi in cui questo ha luogo. Inoltre, le metodologie didattiche sono state arricchite dalle opportunità offerte dalla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. In questo contesto e citando Loris Malaguzzi, “lo spazio diviene il terzo insegnante” in grado di aumentare le opportunità didattiche e di esercitare un’influenza positiva sulle possibilità di apprendimento.
Ci si chiede qual è il ruolo dell’insegnante e chi è al centro dell’apprendimento.
La scuola italiana è ancora strutturata, con qualche eccezione, su un tipo di insegnamento frontale che richiede una gestione dello spazio come siamo abituati a vedere nelle aule dei nostri figli con banchi, cattedra e lavagna. Questo tipo di didattica predilige una comunicazione che va da chi sa a chi non sa.
Perchè le sedie con le rotelle possono garantire maggiore attenzione agli studenti?
Garantire la salute è sicuramente prioritario.
In questo momento storico di pandemia le sedie con le rotelle diventano quindi un dispositivo ‘sanitario’ .
Ma le sedie con le rotelle sono state pensate per una didattica che metta al centro l’apprendimento e i diversi stili di apprendimento. Sono state pensate per adattarsi alle diverse metodologie di insegnamento e di intervento in una classe.
La classe diventa mobile e modulare: fare piccoli gruppi, disporsi in semicerchio o in cerchio diventano operazioni veloci e silenziose.
Perchè l’aula dovrebbe essere pensata non solo come uno spazio per interventi frontali ma anche il luogo in cui l’insegnante può liberamente interagire in forme dirette con gli studenti.
Quindi nuovi setting possono garantire integrazione, inclusione, partecipazione e diversi approcci metodologici.
L’attenzione agli spazi significa attenzione alla persona.
Non più studenti passivi e sbadiglianti seduti nei loro banchi di fronte ad una cattedra spesso lontana non solo da un punto di vista fisico.
La centralità della persona nell’ambiente di apprendimento richiede un contesto idoneo per organizzare i saperi e per stare bene.
Non bastano le rotelle!
Sicuramente non bastano le rotelle, ci vuole una nuova educazione nel modo di fare didattica.
Bisogna essere formati per formare.
E’ necessario ripartire pensando agli insegnanti e al loro modo di insegnare.
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