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Strumenti Compensativi a Gogò

Perché gli Strumenti Compensativi vengono considerati come una concessione data agli studenti?

Prova oggi a usare un telefono degli anni novanta e capirai il senso degli strumenti compensativi.

Niente messaggi vocali su whatsapp, niente correttore automatico, niente suggerimenti di parole, niente calcolatrice sempre a disposizione, niente orologio digitale in vista, niente sveglia, niente navigatore, niente.

Non ti sentiresti in difficoltà?

Ti hanno tolto strumenti con i quali convivi e interagisci naturalmente dal mattino alla sera. Senza hai un senso di menomazione.

I riconoscitori vocali, il predittore ortografico, la calcolatrice, il correttore automatico, l’orologio digitale, sono strumenti compensativi, cioè compensano una abilità specifica.

Si sa che questi strumenti non ti facilitano nella conoscenza, come quando lo smartphone ti suggerisce una parola mentre stai digitando (magari con lo swipe) sarai sempre tu a dover scegliere la parola adatta a quello che stai scrivendo.

E’ la competenza specifica che viene compensata: faccio fatica a scrivere e uso il vocale, ho il dubbio su come scrivere una parola e uso il suggerimento, devo fare il conto della spesa e uso la calcolatrice…

Dunque, è chiaro che questi strumenti ci facilitano, ci velocizzano ma non ci rendono più intelligenti.

Sui social nonostante si smanetti usando tutti gli aiuti possibili mostriamo l’intelligenza che abbiamo nonostante tutto.

Ecco percé, come specialista di disturbi dell’apprendimento mi vengono i cinque minuti quando sento frasi come: la calcolatrice la faccio usare solo in alcuni casi perché sarebbe troppo facilitato (a un discalculico).

Come dire che se devo dividere il conto della pizza per capire quanto viene a testa meglio non usare la calcolatrice perché sarebbe troppo facile. La tua conoscenza in questo caso sta nel sapere che devi fare una divisione, il calcolo è una abilità che può essere fatta da una ‘macchina’.

La discalculia, infatti è una caratteristica che generalmente si presenta con una difficoltà e lentezza nel fare i conti ma non ha a che fare con l’intelligenza e la capacità di capire.

In verità tutte le caratteristiche dei DSA non hanno a che fare con l’intelligenza quindi compensare competenze specifiche permette agli studenti di accedere alla conoscenza al pari di tutti gli altri.

Spesso si mandano vocali perché sono più veloci, perché sono meno faticosi, d’altra parte chi li riceve può gradire l’ascolto di un vocale più della lettura di un messaggio.

Da cosa dipende?

Dipende dalle caratteristiche di ognuno.

La dislessia mi fa fare fatica a leggere, mi rallenta nella lettura, compromette la comprensione proprio perché devo mettere tutte le energie nel leggere. Ecco che la compensazione per chi ha questa caratteristica spesso è proprio il vocale, l’ascolto, il leggere con le orecchie.

La caratteristica della disortografia invece è di fare fatica a scrivere correttamente e quindi l’aiuto in questo caso è il messaggio vocale, la scrittura con correttore automatico, i predittori ortografici…

Questi sono alcuni esempi delle caratteristiche specifiche legate all’apprendimento.

Oggi usiamo tutti continuamente strumenti compensativi eppure diffidiamo dal darli ai ragazzi per compensare le loro difficoltà legate a competenze specifiche.

Giacomo Stella, uno dei massimi esperti in Italia dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, dice che gli strumenti compensativi non frenano lo sviluppo ma al contrario facilitano il processo di apprendimento.

Troppa fatica nello studio e nell’apprendimento provoca frustrazione che può sfociare nel rifiuto delle attività scolastiche e nell’abbandono scolastico.

Ecco perché dare gli strumenti compensativi giusti non è e non deve essere una opzione ma la normalità.

Però bisogna saper compensare.

Questo è quello che facciamo noi di InStudio, scegliamo gli strumenti giusti in base alle caratteristiche di ogni studente che sia certificato DSA o meno.

Non serve una diagnosi di DSA per apprendere con l’uso di strumenti compensativi, siamo convinti che debbano essere usati come strategie di studio per tutti.

In fondo i ragazzi già lo fanno tutti i giorni con i loro cellulari: guardano video, mandano messaggi vocali, usano i predittori ortografici…

In un problema di geometria è più importante il procedimento che i calcoli che posso fare con la calcolatrice sfruttando in questo modo tutta la mia energia nel recuperare la conoscenza (procedimento).

In una prova di comprensione lo scopo è comprendere il testo che ho davanti, saperlo analizzare quindi dovrò mettere le mie energie nel capire ciò che il testo mi dice e quindi che differenza fa se lo leggo o lo ascolto?

Certo anche le abilità sono importanti, soprattutto nella scuola primaria dove molto si apprende sviluppando automatismi ma se alcune abilità non vengono automatizzate ecco che si rende necessario l’uso di strumenti compensativi.

Bisogna saper compensare e di questo si occupano i professionisti di InStudio e se vuoi ricevere maggiori informazioni chiamaci al numero 339 4876 813 o scrivici un messaggio cliccando su questa pagina di contatti.

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