Lo sai che il 30-50% degli abusi online è perpetrato da adolescenti e non da adulti?

Cosa succede nelle ragazze e nei ragazzi durante la prima volta?

Ti è mai capitato di ricevere immagini delle parti intime di qualcuno o di inviarle?

Il fondamento per riconoscere un uomo e una donna è naturale, è culturale, è oggettivo oppure è linguistico?

A domande come questo rispondono gli esperti dell’innovativo progetto SexTeen, nato nel centro InStudio nel quale Anna Ferrari, psicologa e Daniela Ferrari, founder, lavorano e che vuole parlare di sessualità agli adolescenti.

Con un approccio diverso, altamente innovativo per il panorama italiano e non solo.

Le Origini Del Progetto SexTeen

L’avvento del web e la diffusione massiva dei social network ha sicuramente portato benefici tangibili nella nostra vita di tutti i giorni.

Ma allo stesso tempo un uso così globale, continuo in termini di tempo e massivo della rete ha aperto le porte ad un modo di cercare informazioni ‘alternativo’, apparentemente semplice e alla portata di tutti.

La facilità di ricerca ha permesso alle persone di parlare, discutere e riflettere temi che fino a pochi anni fa erano ‘fuori dai giochi’ o considerati tabù come ad esempio la sessualità.

E di conseguenza gli utenti possono oggi reperire un’abbondante quantità di informazioni su uno specifico argomento con pochi click.

Ma la rete ha mostrato nel tempo quelle che sono le sue due facce, quella buona legata all’informazione di alto livello e quella decisamente meno buona, legata ad un uso improprio della sessualità come, ad esempio la diffusione di video pornografici o l’adescamento in rete.

Perché oggi, proprio in questo momento, un singolo messaggio, una singola foto o un singolo video possono raggiungere un pubblico di proporzioni enormi in una manciata di secondi.

E non si tratta certo di un j’accuse, ma di una presa di coscienza e di conoscenza, perché la viralità del web può far nascere dei rischi tangibili, soprattutto per i ragazzi che stanno vivendo il periodo dell’adolescenza.

Questi rischi possono trovare terreno fertile nella mancata conoscenza dei temi legati alla sessualità da parte dei giovanissimi e diffondere comportamenti scorretti quando non pericolosi per gli stessi ragazzi, che rischiano di trovarsi in balia di una pioggia torrenziale di informazioni spesso fuorvianti o figlie delle mode del momento.

E che possono spingerli ad adottare pensieri sbagliati, a compiere gesti sbagliati e a pensare alla sessualità in modo sbagliato.

Il Rischio da Paralisi Di Informazione

Spesso chi naviga in rete sfocia nella cosiddetta paralisi da informazione, uno stato di cui ancora poco si parla ma che si verifica molto più spessi di quanto pensiamo.

Le informazioni su un certo argomento disponibili in rete possono infatti essere talmente abbondanti che chi le trova non sa più quale è buona e quale non lo è, fa confusione e perde il potere di giudizio.

Con il risultato che la ricerca rischia di arenarsi e l’argomento non viene approfondito, anzi, lasciato perdere perché la stessa sete di conoscenza viene paralizzata da un eccesso di informazioni disponibili.

Questa è solo una delle cause della mancata raccolta di buone informazioni in rete, alla quale si aggiunge la disponibilità molto spesso di notizie fuorvianti, sbagliate, incomplete o arrangiate nel modo in cui vengono esposte e argomentate.

sessualità

E Poi C’è La Vita Reale

Al mondo del web si lega quindi la vita reale, quella fatta di dialoghi, sentimenti, espressioni.

Di dubbi esposti e di dinamiche visibili, di difficoltà e di bisogni.

Dall’osservare e dal cogliere tutto questo, frutto del lavoro quotidiano a contatto con i ragazzi e dalla loro osservazione fatto presso InStudio, è nato il progetto SexTeen.

La vita di ogni giorno a contatto con i problemi, i pensieri, le riflessioni degli stessi ragazzi è diventata la base per plasmare uno strumento di cui la società e i ragazzi stessi hanno bisogno per poter trovare l’informazione che cercano in materia di sessualità.

Il progetto è stato premiato al Premio Innovazione Psicologia 2017, riconoscimento organizzato dall’Ordine degli Psicologi del Veneto, che si propone di valorizzare la professione con la realizzazione di progetti ad elevato contenuto innovativo. Puoi approfondire tutti i dettagli del premio e dell’evento in questo articolo.

E La Comunicazione In Famiglia?

La comunicazione fra genitori e ragazzi in tema di sessualità è oggi difficile.

Ma del resto lo è sempre stata, dalla notte dei tempi.

La tendenza delle famiglie può infatti andare verso tre direzioni, la prima e più auspicabile è quella del dialogo, dello spiegare con pazienza e con amore quali sono gli scenari della sessualità e quali sono i rischi e pericoli che questa sfera porta con sé.

La seconda è quella dell’evitare di parlarne, in assoluto.

Evitare l’argomento per ragioni di imbarazzo, anche di stessa inconsapevolezza die genitori e per ragioni storico culturali che lasciano l’istruzione dei figli su questo argomento alle esperienze, alla società, agli amici.

La terza è quella direttiva, quella che si impone con il ‘non devi fare, non devi ascoltare, non devi essere così’.

Se la prima è oggettivamente rara la seconda e la terza sono più comuni di quanto possiamo immaginare e creano terreno fertile all’incomprensione dei ragazzi, ad una mancata informazione che può metterli di fronte, di conseguenza, ad una mancata conoscenza dell’argomento.

E ancor peggio la terza modalità si lega ad un atteggiamento direttivo può far nascere comportamenti di ribellione, spesso opposti a quelli indicati e che si legano a dinamiche di disobbedienza familiare o al pensare che ciò che dicono i genitori non è giusto. È vecchio e fuori moda, quindi non va fatto.

Ma il dialogo con i giovani non è solo auspicabile, è possibile.

Il dialogo può attivare la curiosità e la curiosità può attivare la ricerca di conoscenza.

Conoscenza che può essere nutrita con la giusta informazione che il progetto SexTeen si propone di dare ai ragazzi sui temi della sessualità, oggi.

Conoscenza che può essere approfondita grazie allo sportello di ascolto a cui i ragazzi possono rivolgersi in modalità anonima e che si trova attivo nel relativo sito web.

informazione-sulla-sessualità

Lo Scopo Del Progetto SexTeen

La domanda sorge ora spontanea, come sottolinea Michele Lucivero collaboratore del progetto nello splendido articolo disponibile a questo link.

Cosa dovrebbero sapere i giovani sul sesso che non sanno già?

Ormai tutto è già lì, a portata di click, quindi è proprio necessario istruirli sulla sfera della sessualità, su quello che dovrebbero o non dovrebbero fare?

La risposta è sì e trova il suo senso proprio nella natura e nello scopo del progetto SexTeen: informare i ragazzi con cura attraverso gli strumenti che il web mette a disposizione, permettendo loro di fare chiarezza sui vari argomenti in tema di sessualità.

Mettendoli al corrente che i rischi esistono e che non si tratta della ‘predica‘ che possono sentirsi fare dai genitori a seguito dell’ultima news sulla diffusione di video pornografici fra ragazzi o sulla notizia degli adescamenti online scoperti dalla polizia della propria città.

La parola va in questo caso agli esperti, a persone che sanno esporre i temi con chiarezza e con completezza perché li conoscono e li vivono ogni giorno, da dentro.

A persone che sono in grado di far capire anche gli argomenti più intimi e speciali grazie ad una visione esterna, slegata dalle dinamiche familiari quindi neutra, abile nel raggiungere i ragazzi e nel dare loro un’informazione che sono liberi di ascoltare senza preconcetti di sorta.

Chi Opera Al progetto SexTeen?

Esperti.

Che mettono a disposizione dei ragazzi la loro conoscenza, il loro sapere e il loro punto di vista e lo fanno in modo spassionato, senza voler imprimere una propria verità ma lanciando input preziosi a chi sta cercando informazioni sulla sfera della sessualità, oggi.

Filosofi, storici dell’arte, cineasti, ostetrici, avvocati, linguisti, psicologi ed educatori.

E la lista è lungi dall’essere completa, perché SexTeeen è un progetto in continua evoluzione, che sta di casa a Trissino presso la sede di InStudio, ma che ha un vero e proprio respiro nazionale.

Una scommessa e una straordinaria sfida interculturale e interdisciplinare, aperta a chi vuole collaborare e con le ali spiegate verso la sua diffusione nelle scuole nazionali, dove può trovare una voce ancor più ampia e diretta con il pubblico a cui è dedicato.

progetto sexteen

Dove Trovare Il Progetto Sexteen

Il progetto SexTeen parla la lingua dei giovani ed è diretto a loro.

Per questo la diffusione è sui social nework, in particolare sui canali:

Facebook

YouTube

Instagram

E il progetto SexTeen conta un sito dedicato con video-blog che puoi trovare a questo link.

Ti invitiamo a scoprirlo e a farlo scoprire ai diretti interessati: i ragazzi che stanno vivendo il periodo dell’adolescenza e che meritano di diventare delle persone adulte il più possibile informate e consapevoli, sulla sfera della sessualità e su tutto ciò che la circonda.