E’ diventato automatico. I ragazzi della cosiddetta generazione Z entrano dalla porta di InStudio bardati di mascherina e con le mani protese si dirigono verso l’erogatore del gel igienizzante.

Proprio durante questo semplice gesto di abluzione delle mani la generazione Z se ne esce con commenti, battute, risatine e sguardi che altro non sono che inviti a poter dire la loro.

E’ il caso di ascoltarli!

Ed ecco che chiacchierando con alcuni studenti che frequentano InStudio sono uscite osservazioni molto puntuali e interessanti riguardo a questo particolare momento storico che stanno vivendo.

Il passo successivo è stato per noi quello di raccogliere le loro riflessioni in forma scritta e condividerle con chi è curioso di sentire il loro punto di vista.

Il COVID-19 Diventa Occasione

Per Andrea, Tommaso e Giulia, studenti delle scuole superiori di secondo grado, il coronavirus può rappresentare uno spartiacque tra un modo vecchio di fare didattica e uno nuovo: è un’occasione da sfruttare!

Alcuni studenti vedono nella nuova e forzata abitudine del lavaggio delle mani una sorta di segno.

Ecco che la generazione Z vuole che tutto questo diventi una occasione, una possibilità per cambiare ancora e per introdurre nuove cose, nuove abitudini.

Pennino e Inchiostro  vs  Biro  vs  Tablet

Andrea, in particolare, ha espresso il suo desiderio di utilizzare dei tablet al posto dei libri cartacei. In questo modo, incalza Giulia, da una parte viene favorita l’igienizzazione e dall’altra si modernizza la scuola.

Anche Tommaso, seduto vicino (ma a distanza di sicurezza), vede positivamente l’uso dei tablet anzi, per lui, sono una vera e propria rivoluzione didattica.

Rivoluzione simile a quella che è avvenuta quando si è passati dall’uso del pennino e dell’inchiostro, all’uso della biro.

È un cambiamento epocale, dice Andrea, e noi ci siamo: ‘facciamo la storia raga!’

 

E’ la fine del libro cartaceo?

No di certo!

Infatti secondo altri studenti il libro cartaceo non dovrebbe scomparire ma essere collocato in un altro ambito denominato il “piacere della lettura”.

Questo angolo di piacere si contrappone, secondo il nostro gruppetto di studenti, all’insegnamento scolastico… che è un’altra cosa!

E che dire poi delle mascherine?

I nostri studenti affermano che molti dei loro insegnanti sono un po’ impacciati e insicuri nell’impartire le nuove direttive:

Igienizzatevi le mani!

Mantenete la distanza!

Il naso va tenuto sotto la mascherina!

Di solito sono così bravi, gli insegnanti, a ‘urlare’ con tono sicuro:

Silenzio!

Alzate la mano se volete parlare!

Col tempo si faranno… e impareranno! dice, con tono saccente, Tommaso.

Eh sì! In pratica gli studenti di InStudio sono d’accordo nel ritenere che anche gli insegnanti devono imparare ad impartire le nuove regole.

A fine anno scolastico  anche gli insegnanti sapranno dire Silenzio! e Igienizzate le mani! con lo stesso tono e abitudine di sempre.

Col tempo impareranno… 

Insomma i diretti interessati di una possibile e forse inevitabile riforma scolastica ne hanno di idee ma come sempre… occorre ascoltarli!

Noi del centro InStudio ce la mettiamo tutta perché gli studenti si sentano protagonisti.

Non è da sottovalutare questa loro consapevolezza di stare vivendo un momento storico unico che troverà sicuramente un capitolo ad esso dedicato nei manuali di storia contemporanea.

Essere protagonisti e consapevoli della propria vita, quindi delle proprie esperienze che altro non sono che cambiamenti, cioè apprendimento, è per gli adulti del futuro una possibilità e occasione di essere migliori degli adulti di oggi.

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