Hai mai osservato un bambino o un ragazzo mentre studia?

Quante volte lo hai visto sorridere?

Di ragazzi alle prese con lo studio e i compiti ne ho visti tanti. Li ho visti depressi, scoraggiati, svogliati, con espressioni serie e a volte tese.

Ogni volta mi dico che non è accettabile; lo studio e l’apprendimento non possono essere solo noia, fatica, rabbia, depressione…

Come si fa a cambiare questo stato di cose?

Semplice: basta farli sorridere.

Facile a dirsi ma per riuscirci ci vuole metodo e tanta professionalità.

In pratica bisogna sapere quello che si sta facendo.

Facciamo un passo indietro per capire il senso del sorriso.

Cos’è l’apprendimento?

Per apprendimento si intende una modificazione comportamentale che consegue all’interazione con l’ambiente ed è il risultato di nuove esperienze.

L’apprendimento quindi è un fenomeno fondamentale per l’evoluzione.

Lo sviluppo e la sopravvivenza degli individui si basa sulla capacità di apprendere.

L’apprendimento non è altro che cambiamento.

Restando in ambito di apprendimento scolastico si può dire che ogni volta che un ragazzo apprende qualcosa in lui cambia.

La scuola e lo studio come possibilità

La responsabilità della scuola è quella di far accedere OGNI alunno all’apprendimento perché per OGNI alunno ciò è indispensabile alla propria crescita e alla formazione della propria identità.

Lo studio, i compiti per casa non sono solo un dovere ma sono una possibilità. La possibilità di apprendere.

La difficoltà nel mestiere dell’insegnante, dell’educatore e del tutor sta nel riuscire a mettere gli studenti nelle condizioni ottimali per apprendere.

Ogni studente deve apprendere e cambiare nel modo migliore.

Perchè l’apprendimento passa per l’autonomia?

Autonomia è la parola d’ordine nel centro InStudio.

L’autonomia è necessaria affinché ogni ragazzo sviluppi la consapevolezza di riconoscere ciò che in quel momento sta facendo.

Nella pratica un ragazzo quando è autonomo nel fare i compiti e nello studio è partecipe del suo apprendimento, ne diviene consapevole e la crescita, anche identitaria, ne potrà trarre solo benefici.

E’ fondamentale quindi raggiungere l’autonomia nella gestione dello studio e dei compiti scolastici.

L’autonomia è un processo che deve iniziare fin dal primo anno della primaria per diventare poi naturale e scontata.

E’ decisivo il ruolo che hanno i genitori (in particolare le mamme). Aiutare i figli nei compiti non vuol dire sostituirsi a loro ma sostenerli intervenendo con le giuste modalità affinché possano proseguire in modo autonomo.

Se osserviamo i bambini o i ragazzi mentre studiano aiutati dai genitori, raramente li vediamo sorridere e più spesso li vediamo sbuffare o peggio ancora assecondare l’adulto in forma passiva e poco o per niente coinvolta.

Ora provo a rifarti le stesse domande

Hai mai osservato un bambino o un ragazzo mentre studia?

Quante volte lo vedi sorridere?

Un bambino mentre studia sorride quando gli riesce un esercizio

sorride quando comprende un argomento

sorride quando osserva le immagini del testo

sorride quando gli tornano in mente le parole dell’insegnante.

Sorride ogni volta che apprende quindi sorride ogni volta che percepisce quel cambiamento intimo che lo sta cambiando e facendo crescere.

Dobbiamo far sorridere il più possibile i ragazzi perché crescano migliori.

InStudio lavora da sempre per l’autonomia e i sorrisi dei ragazzi mettendo a disposizione professionalità e preparazione.

Lavoriamo affiancando non solo gli studenti ma anche i genitori per dare loro strumenti e strategie affinché l’apprendimento diventi crescita consapevole.

Se desideri ricevere maggiori informazioni sulla nostra metodologia di apprendimento ti invitiamo a contattarci al numero 339 487 68 13 o a scriverci un messaggio cliccando su questo link.