L’Ansa ha recentemente battuto una notizia alquanto particolare e, quando qui ad InStudio l’abbiamo letta, ci ha strappato un sorriso (un po’ ironico a dire il vero).

Spostiamoci per un attimo a New York, nel luccicante mondo delle scuole private americane e scopriamo la figura dell’Homework Therapist, letteralmente ‘il terapista dei compiti’.

600 dollari all’ora è la parcella di questa figura professionale, un conto che non spaventa i ricchi abitanti della Grande Mela che si rivelano bendisposti a pagarlo per ricevere un servizio a metà strada fra il tutor e lo psicologo.

Scopo del terapista dei compiti è aiutare i ragazzi a raggiungere la sufficienza e aiutarli a superare gli esami.

Ma dietro a questa professione così blasonata (e sempre più richiesta) c’è molto di più, almeno sulla carta.

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Aiuto Compiti e Terapia Psicologica: di Cosa si Tratta

L’aiuto compiti sostiene i ragazzi dal punto di vista psicologico, con lo scopo di spianare loro la strada del successo, parola da sempre ambita in terra d’America.

Questa figura professionale espande infatti il servizio di ‘ripetizione’ all’organizzazione del tempo, all’insegnamento di tecniche per mantenere la calma e per ravvivare un atteggiamento positivo, soprattutto in vista degli esami.

Il tutto ad un costo esageratamente elevato, che può variare da 200 a 600 dollari per una seduta di un’ora, anche su Skype.

Nel ‘pacchetto’ non mancano inoltre i consigli che qualsiasi amico o genitore di buon senso potrebbe dare ai ragazzi, come ascoltare della buona musica per rilassarsi o circondarsi di oggetti piacevoli per creare un positivo ambiente di studio.

Eppure anche questi consigli vengono fatti pagare a peso d’oro e pare che l’aiuto compiti con terapia  psicologica incorporata stia diventando il nuovo trend newyorchese, diffuso non solo nella luccicante Manhattan ma anche in quartieri meno elitari come Brooklyn.

Perché l’Aiuto Compiti con Terapia è Così Richiesto negli Stati Uniti?

Le ragioni della grande richiesta del servizio sono legate al desiderio dei genitori di assicurare un elevato rendimento scolastico ai propri figli.

Consideriamo che in America la carriera scolastica è segnata dai risultati, quindi chi è bravo deve esserlo fin dalle scuole elementari, per poter ambire a scuole superiori di qualità e ad essere ammesso ad un college che spianerà la strada verso l’ambito successo professionale.

Il sistema scolastico americano è profondamente diverso da quello italiano, meritocratico fino ad un certo punto, perché anche nella terra dello Zio Sam le scuole più prestigiose stanno perdendo colpi, in nome di conti che devono quadrare a fine anno, ma questa è tutta un’altra storia.

Ciò che è indubbio è il valore che viene attribuito ai voti, che sono il numero magico che permette ai ragazzi non solo di essere promossi come avviene in tutte le scuole del mondo, ma di ambire a percorsi scolastici sempre più prestigiosi da poter frequentare.

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Da Instudio Questo Approccio è Parte del Nostro Metodo (da sempre)

Ciò che vogliano sottolineare, oggi, è che l’ultima ‘follia’ americana è per noi di Instudio una routine da sempre.

Proprio così perché, costo a parte naturalmente, l’aiuto compiti e i percorsi di ripetizioni da noi proposti sono da sempre legati all’aspetto emotivo dello studente, alle difficoltà di ansia, di autostima e al concetto di auto-efficacia che sappiano bene incidere, anche talvolta pesantemente, sul rendimento scolastico.

Per questo qui ad InStudio lavoriamo in team, per poter garantire un servizio il più  possibile efficiente ed efficace. Esigiamo dagli insegnanti una preparazione che non interessa solo le specifiche materie che andranno ad insegnare, ma che guarda al corretto approccio con lo studente.

Un approccio meta-cognitivo, che permette al ragazzo di prendere consapevolezza di ciò che sta facendo, di come lo sta facendo e del perché lo fa.

‘Nell’ottica meta-cognitiva I’attenzione dell’insegnante non è tanto rivolta all’elaborazione di materiali o metodi nuovi per i processi cognitivi primari, come ad esempio, leggere, calcolare, ricordare…

Questo andare al di là della cognizione significa innanzitutto rendere l’alunno consapevole di ciò che sta facendo, del perché lo fa, di quando è opportuno farlo e in quali condizioni.

L’approccio meta-cognitivo aiuta inoltre i ragazzi nel formare le capacità di essere gestori diretti dei propri processi cognitivi, dirigendoli attivamente con proprie valutazioni e indicazioni operative”.

Dario Ianes

In termini pratici, l’insegnante è ‘elastico’ e adatta il metodo e le strategie allo studente e non viceversa.

Lo studente, per suo conto, non è passivo nel ricevere nozioni ma diventa, grazie al metodo, egli stesso l’artefice del suo processo di apprendimento.

Questa volta quindi dobbiamo ritenerci un bel passo avanti, perché ciò che in terra d’America viene pagato a peso d’oro e ‘spacciato’ per un’esclusività riservata solo alle classi sociali più ricche qui, da InStudio, è il normale metodo di insegnamento e di sostegno praticato da sempre per i nostri studenti.

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